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Filosofia

Life-motive

“…il design è un pipistrello ½ topo ½ uccello”,

titola Koening, che con la metafora del pipistrello e della sua caratteristica concomitanza di aspetti profondamente differenti e razionalmente di difficile convivenza, cerca di identificare la nozione di “vero design” che secondo Koening, “è tale solo quando agiscono forti interazioni tra scoperta scientifica, applicazione tecnologica, buon disegno ed effetto sociale positivo".
Ecco che allora capisco che il design non è una cosa sola, indistinta, che vive per conto suo.

Il designer è un personaggio che viaggia, che dialoga, che conosce, che vive in un mondo, in un sistema dove confluiscono interazioni, differenze e forti coesioni.

Chi è il designer?

Il designer è un poeta di emozioni

Il designer è un uomo intrecciato tra mille idee, tra le quali molto spesso primeggia con delicata prepotenza ed emersione poetica l’aspetto emozionale.
Al designer tocca dimostrarlo elaborando un progetto dotato contemporaneamente di valore culturale, commerciale, pubblicitario e funzionale.
Il designer deve concepire, come il poeta, qualcosa di bello, di fantasioso, di coinvolgente dal punto di vista emotivo.
Il designer deve concepire «allargando le porte, in modo da permettere l’ingresso di più messaggi» dove «le dimensioni della porta sono delimitate dai nostri mezzi di percezione» Senza vincoli. Senza pregiudizi.

Il designer: artigiano globale e responsabile

La figura del progettista si può riassumere come quella persona che costruisce un ponte tra la complessità d'uso e la possibilità d'uso di un prodotto.
Ecco perchè credo che il progettista-designer sia un artigiano che semplicemente progetta per una committenza ampliata.
Globale perché evidentemente l’oggetto o il servizio non sono più riconducibili ad un solo committente.
Artigiano, e qui vorrei mettere un punto di forza, ASSOLUTAMENTE non perché produce oggetti artistici, souvenirs, non in serie, con una vena artistica.
Artigiano perché deve avere una responsabilità.

Il designer è un tizio che sa un sacco di cose, anche come vivere bene

La conoscenza e il sapere diventano anche qualcosa che aiuta il progettista ad essere etico ed a migliorare la qualità del proprio lavoro e non solo, anche la propria vita.
Il designer è in continua ricerca.
IL designer come imprenditore di se stesso non deve mai smettere di essere curioso, non deve mai accontentarsi ma piuttosto essere alla continua ricerca di idee, sì, ma anche di conoscenza.
  • Continua ricerca sui materiali
  • Continua ricerca sulle tecnologie
  • Continua ricerca sull’innovazione

Innovazione anche e soprattutto dal punto di vista di "ricerca di nuove necessità".
Un nuovo modo di inventare lo spazio, un oggetto trasformabile, un progetto che vola.

Il designer è un innovatore ed un "cultore" originale

Cambiare il punto di vista. Ecco cosa faccio quando mi approccio agli ambienti ed ai problemi dei clienti.
Cambiare il punto di vista vuol dire INNOVARSI.
Innovazione per il designer è scoprire le cose (pur non avendo tutte le competenze tecniche) per vedere il mondo con altri occhi, per «vedere come».
Il designer ha, deve avere, altre visioni, il designer è un visionario che coglie, la cui attenzione è rivolta spesso ad «altri mondi».